๐๐ข๐ง๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ฎ๐ข๐ ๐ข ๐๐ข ๐๐๐ข๐จ, ๐๐ข๐ง๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐๐จ๐ง ๐ฅ๐ ๐๐๐ฅ๐๐ ๐ ๐๐ง๐๐ก๐ ๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐จ๐จ๐ฉ๐๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐ง๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐๐ฅ๐ ๐๐ฌ๐๐จ๐ฅ๐ญ๐ข ๐ฅ๐ ๐๐จ๐๐ข๐๐ญร ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ฅ๐ ๐ ๐๐๐๐๐ข๐ ๐ฉ๐๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐ ๐ฎ๐ง๐ ๐ ๐ซ๐๐ง๐๐ ๐๐ ๐ข๐ง๐๐๐ข๐ญ๐ ๐จ๐ฉ๐๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐ฉ๐๐๐: ๐๐ข๐ง๐๐ง๐ณ๐ข ๐ข ๐๐จ๐ซ๐ฉ๐ข ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ฅ๐ข ๐๐ข ๐๐๐๐! ๐๐ ๐๐ก๐ข๐๐๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ฎ๐ง ๐ข๐ง๐๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ฎ๐ซ๐ ๐๐ง๐ญ๐ ๐ฉ๐๐ซ ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐๐ง๐ญ๐๐ซ๐๐ ๐ฅ๐ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ญ๐ร difficile scegliere una immagine che racchiuda in sรฉ tutto il dolore, la fierezza, lo sconcerto e la rabbia del popolo aggredito.Forse il simbolo piรน forte che resterร della assurda crudeltร di questa guerra sarร quella donna gravida sanguinante, stesa sul lettino di un ospedale, portata in fuga dallโospedale bombardatodi Mariupol, e deceduta poco dopo insieme al suo bambino.Ma passeranno alla storia anche le immagini di tutti i civili, uomini e donne, che hanno imbracciato i fucili per difendere la propria nazione, quelle dei ragazzini perfettamente europei passati dai giochi di guerra delle loro playstation al riempimento delle molotov e certamente saranno impressi nella nostra memoria collettiva i palazzi ed i luoghi della quotidianitร sventrati dai missili nelle grandi cittร ucraine.Nellโoceano di immagini che ci sono pervenute ce ne sono alcune, perรฒ, che non hanno fatto strada quanto avrebbero potuto: quelle immagini potenti degli ucraini di Kerson e di Berdyansk che scendono in strada a cantare lโinno della loro patria, disarmati, in mezzo ai carri armati russi, sventolando le loro bandiere, quellโuomo inginocchiato davanti ai blindati segnati con la Z o il video struggente dei cantori dellโOpera Lirica di Odessa che nel mezzo di una cittร bombardata intonano il ๐ฝ๐ ๐ท๐๐๐๐๐๐๐ di Verdi.Queste immagini della resistenza non violenta ucraina avrebbero dovuto avere in noi la stessa potenza simbolica del rivoltoso sconosciuto di piazza Tienanmen, che poi fu probabilmentegiustiziato, della Marcia del Sale ad Ahmedabad organizzata da Gandhi, che portรฒ al massacro da parte della polizia britannica di centinaia di pacifisti indiani, o della marcia di Selma voluta da Martin Luther King, che ha portato con mille sofferenze dei nonviolenti alla vittoria del diritto sulla barbarie delle leggi di segregazione. Il nostro dibattito in Europa รจ ancora fermo tra il riconoscimento del sacrosanto diritto della resistenza armata contro lโinvasore e la necessitร di sostenerla con le armi, ma รจ chiaro a tutti che nรฉ lโEuropa nรฉ la Nato vogliono invischiarsi nella guerra calda a tal punto da entrare in rotta di collisione con la Russia fino a provocare una guerra nucleare. La corsa agli armamenti delle nazioni europee non รจ niente altro che lo specchio di una strategia anacronistica, e giร sconfitta dalla storia, secondo cui un mondo piรน armato รจ un mondo piรน sicuro. Il dibattito tra interventisti e pacifisti avviene come se le grandi battaglie nonviolente vinte del โ900 non ci avessero insegnato nulla. Peggio, come se non fossero mai esistite.๐๐จ๐ฆ๐ ๐ฌ๐จ๐๐ข๐๐ญร ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ฅ๐ ๐ข๐ญ๐๐ฅ๐ข๐๐ง๐ ๐ง๐จ๐ข ๐ข๐ง๐ฌ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐๐จ๐ง ๐๐จ๐ง๐ฏ๐ข๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ก๐ ๐ฌ๐ข ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ฌ๐ ๐ ๐ฌ๐ข ๐๐๐๐๐ ๐๐ง๐๐จ๐ซ๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐ฏ๐๐ซ๐ ๐ฎ๐ง๐ ๐ญ๐๐ซ๐ณ๐ ๐ฏ๐ข๐: ๐ข๐ฅ ๐ ๐จ๐ฏ๐๐ซ๐ง๐จ ๐ข๐ญ๐๐ฅ๐ข๐๐ง๐จ ๐ฉ๐จ๐ญ๐ซ๐๐๐๐ ๐ข๐ฆ๐ฆ๐๐๐ข๐๐ญ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐๐ข๐ง๐๐ง๐ณ๐ข๐๐ซ๐ ๐ฎ๐ง๐ ๐ฆ๐๐ฌ๐ฌ๐ข๐๐๐ข๐ ๐จ๐ฉ๐๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐ฉ๐ข ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ฅ๐ข ๐๐ข ๐ฉ๐๐๐ ๐ ๐๐จ๐ง๐ฌ๐๐ง๐ญ๐ข๐ซ๐ ๐ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ ๐ฅ๐ ๐ฌ๐จ๐๐ข๐๐ญร ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ฅ๐ ๐ข๐ญ๐๐ฅ๐ข๐๐ง๐, ๐ ๐๐ฎ๐ข ๐ฌ๐ข ๐๐ ๐ ๐ข๐ฎ๐ง๐ ๐๐ซ๐๐๐๐ ๐๐จ๐ง ๐ฆ๐จ๐ฅ๐ญ๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐๐๐๐ข๐ฅ๐ข๐ญร ๐ ๐๐๐ฅ๐๐ซ๐ข๐ญร ๐ช๐ฎ๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ฎ๐ซ๐จ๐ฉ๐๐, ๐๐ข ๐๐ง๐ญ๐ซ๐๐ซ๐ ๐ข๐ง ๐๐๐ซ๐๐ข๐ง๐ ๐ฉ๐๐ซ ๐ฎ๐ง๐ ๐ ๐ซ๐๐ง๐๐ ๐จ๐ฉ๐๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐ง๐จ๐ง ๐ฏ๐ข๐จ๐ฅ๐๐ง๐ณ๐ ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฏ๐.๐๐จ๐ข ๐๐ข ๐ฌ๐ข๐๐ฆ๐จ! ๐๐ฎรฒ ๐๐จ๐ง๐ญ๐๐ซ๐ ๐ฌ๐ฎ ๐๐ข ๐ง๐จ๐ข!—๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐: ๐ฉ๐๐ซ๐ฎ๐ง๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐จ๐ฐ๐๐ฅ๐๐๐ซ๐@๐ ๐ฆ๐๐ข๐ฅ.๐๐จ๐ฆ
I Corpi civili della pace: lettera al ministro Luigi di maio
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